Arrivano i primi soldi per il progetto “Valle del Po”, il protocollo realizzato dalle 13 province rivierasche assieme all’Autorità di Bacino e alle regioni interessate per rilanciare il “Grande Fiume” con una massiccia serie di interventi, da realizzarsi tra il 2007 e il 2013, di carattere ambientale, turistico, artistico e infrastrutturale. Il progetto nel complesso godrà del finanziamento da ben 180 milioni di euro stabilito in dicembre dal Cipe (Comitato interministeriale per l’economia), la metà dei quali destinati alle province, Lodi compresa. Ebbene, secondo quanto emerso dalla Consulta del Po tenutasi ieri mattina a Piacenza, i partner di “Valle del Po” (presente per la provincia di Lodi l’assessore ai trasporti Piero Luigi Bianchi) starebbero per beneficiare di una prima “fetta” da 36 milioni di euro,con la quale cominciare a finanziare gli interventi da qui al 2010: un’iniezione indispensabile per dare corpo alle iniziative proposte da ciascuna provincia, attese da qui ai prossimi mesi alla realizzazione della bozza definitiva con la quale dare il “la” ai lavori. E il Lodigiano? In ballo, attorno ai 19 comuni lodigiani che circondano il Po, ci sono sette progetti per complessivi 13 milioni e 234mila euro: una spesa che i soldi stanziati dal Cipe attraverso il Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas) dovrebbero coprire per 7 milioni e 150mila euro, lasciando a palazzo San Cristoforo e alle amministrazioni interessate il compito di reperire altrove il denaro mancante. La tipologia degli interventi, come detto, è piuttosto variegata: e a farla da padrone, nel capitolo spese, sarà soprattutto il discorso infrastrutturale. Balneabilità del fiume, valorizzazione di attracchi e collegamenti, creazione di aree di ristoro, percorsi tematici e parcheggi comporteranno per esempio un investimento di ben 4 milioni e 785mila euro per gli interventi previsti attorno alle località Morti della Porchera (Corno Giovine), Corte Sant’Andrea (Senna Lodigiana) e Gargatano (Somaglia); mentre altri 3,3 milioni di euro verranno destinati alla realizzazione di attracchi fluviali, connessioni con la sponda piacentina e la strada ferrata, piste ciclabaili e pedonali tra Guardamiglio, San Rocco (isolone Berghente compreso) e Caselle Landi. A cavallo tra architettura, cultura e storia si collocherà il progetto da 2 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ala ovest del castello Cavazzi di Somaglia, ma robusti investimenti sono previsti anche a livello ambientale-naturalistico: tra costoro, i 1,95 milioni di euro per la tutela dell’habitat golenale tra San Rocco, Caselle Landi, Senna e Castelnuovo, i 660mila euro per incrementare le superfici forestali e aumentare le biodiversità lungo la sponda lodigianae 380mila euro per la creazione di un Parco locale di interesse sovracomunale. Circa 155mila euro, infine, verranno destinati alle iniziative di conoscenza del Po per le scolaresche.
Alberto Belloni