La centrale di Caorso è stata oggetto di analisi, pareri e contestazioni fra il 1977 e il 1986. Una delle maggiori perplessita’ riguardava la sua localizzazione in prossimita’ di aree densamente abitate e l’enorme numero di abitanti che avrebbe dovuto abbandonare Emilia e Lombardia in caso di incidente. Ricordo che i piani di evacuazione, tristemente noti negli anni ’80, coinvolgevano l’intera bassa lodigiana nel programma di evacuazione in caso di incidente grave, fino a lambire i confini dei maggiori centri abitati.Ora, questa è la miglior dimostrazione del fatto che il fall out della centrale, fosse esso dovuto a un incidente durante il funzionamento o a incidente ai depositi di scorie tuttora presenti, non riconosce alcun confine amministrativo ma si espande su buona parte della bassa pianura lodigiana e piacentina in maniera, come dire, “bipartisan”.Si dovrebbe percio' ritenere che i fondi e i rimborsi seguano lo stesso percorso, mentre curiosamente si concentrano su un solo lato del Po; uno strano caso di fall out che, piu’ che con le leggi della fisica, è spiegabile con il mancato raccordo fra amministrazioni comunali e sovracomunali.Ora si vocifera che accordi di programma potrebbero regolare la materia, ma sembra assai improbabile che i fondi che ricadono attualmente sull’Emilia vengano distribuiti anche sulla nostra Bassa.Eppure il Basso Lodigiano ha subito gli stessi problemi, ospitato gli stessi elettrodotti, attinto alla stessa acqua dei nostri amici di oltre Po.Riconosciuta l'oggettiva ingiustizia di questa situazione, e seguendo le iniziative dei nostri rappresentanti in Regione e al Governo, credo sia encomiabile l’impegno di alcuni consiglieri della Bassa Lodigiana, in particolare di Caselle Landi, per ottenere un giusto riconoscimento per tutto il territorio della Bassa.Faro' quanto mi è possibile per appoggiare questa scelta legittima e profondamente giusta, iniziando a chiedere un aggiornamento dello stato delle conoscenze con una interrogazione in Consiglio Provinciale e proseguendo con iniziative che coinvolgano comuni e Ministero competente.
Cordialmente
Luca Canova
Partito Democratico
Consiglio Provinciale di Lodi